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Superbonus, tutele per i cantieri bloccati senza cessione del credito

  • Immagine del redattore: First Consulting Bologna
    First Consulting Bologna
  • 16 apr 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 16 apr 2024

La richiesta arriva dal Consiglio nazionale dei commercialisti nel corso delle prime audizioni al decreto in Senato





Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha sollevato una richiesta importante durante le prime audizioni al decreto in Senato riguardo alla protezione di coloro che sono stati intrappolati nei meccanismi di blocco delle Cilas dormienti del decreto 39/2024, nel contesto del superbonus.

Secondo i professionisti, il decreto superbonus crea un ostacolo per coloro che, alla data del 29 marzo, non hanno ancora sostenuto spese documentate da fatture, escludendoli dall'accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Questa situazione penalizza anche coloro che hanno avviato o completato i lavori, ma devono ancora ricevere la fattura. Questi ultimi rimangono esclusi dalle misure con conseguenze pesanti per contribuenti e imprese.

Per risolvere questa criticità, i rappresentanti del Consiglio nazionale propongono un emendamento al comma 5, che consenta l'accesso alle misure qualora i lavori siano stati avviati e documentati da un tecnico attraverso un'apposita asseverazione.

Tuttavia, mentre riconoscono alcuni aspetti condivisibili negli interventi del Governo, i commercialisti sottolineano che considerare la cessione del credito e lo sconto in fattura come il male assoluto è un concetto da rivedere. Questi strumenti sono fondamentali per consentire ai soggetti meno abbienti di accedere alle misure di efficientamento del patrimonio edilizio.





In conclusione, la proposta di emendamento presentata dal Consiglio nazionale dei commercialisti mira a garantire un accesso equo e inclusivo alle misure di incentivazione edilizia, assicurando che nessuno resti escluso a causa di tecnicismi burocratici.


 
 
 

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